Nuclear Medicine In Cardiovascular Diseases

Riassunto  La rappresentazione della distribuzione di traccianti radioattivi all’interno del corpo permette di misurare e confrontare i volumi di vari compartimenti e regioni vascolari. Utilizzando una camera a scintillazione è possibile ottenere, con una semplice iniezione endovenosa, sequenze di immagini della struttura cardiaca e dei volumi intravascolari nei vari stadi del ciclo cardiaco. Un’altra tecnica, l’angiografia nucleare, permette l’identificazione di strutture cardiache ipertrofiche ed aberranti. Si possono ottenere inoltre informazioni sulla contrattilità del cuore, sulla frazione espulsa e sulle aree di acinesi nel miocardio. L’impiego di microsfere radioattive è utile nello studio del flusso ematico regionale del miocardio e della circolazione periferica, oltre che nella diagnosi e nella valutazione dell’evoluzione dell’embolia polmonare. Può essere effettuata la valutazione delpool venoso degli arti e della velocità di variazione di questi volumi in condizioni basali e dopo attività fisica. Il monitoraggio continuo della funzionalità regionale insieme alla capacità di memorizzare ed elaborare l’informazione conferisce la capacità di visualizzare i dati in modo tale da combinare morfologia e funzione in grado eccezionale. La capacità di accertare la funzionalità regionale con l’analisi di una serie sequenziale di immagini fotografiche ha aumentato considerevolmente l’utilità dei traccianti radioattivi nella diagnosi delle affezioni cerebrovascolari.